VILLA IN TOSCOLANO MADERNO (BS)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

  

 

 

 

 

 

  

 

  

 

 

 

 

 

Progettista: Arch. Gianfranco Sangalli
Cliente: Privato
Località: Toscolano Maderno, Brescia, Italia
Superficie: mq 457,00
Stato: realizzata
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Le linee fisionomiche e l’impianto plani-altimetrico che caratterizzano l’edificio ripropongono un linguaggio architettonico e un impianto planimetrico che dialogano e si integrano con la morfologia gradonata dell’area e rapportandosi con il contesto, proponendo elementi strutturanti e formali che appartengono al luogo, quali terrazzamenti, muri in pietra e spazi verdi che si articolano sul davanti e sui fianchi dell’edificio.

In tal modo l’edificio, pur sviluppandosi su due livelli, si presenta radicato a terra in chiave di minimo impatto e di misurata emergenza altimetrica.

La linearità che caratterizza il disegno del suolo diviene un tutt’uno con la geometria dell’ impianto planimetrico dell’edificio, intensificato dallo stretto rapporto che si instaura tra l’articolazione prevista dei  volumi e gli spazi circostanti.

I rapporti spaziali e funzionali tra il fabbricato e il contesto,  terrazzamenti e zona piana antistante il fronte verso lago, si complementano e si completano poiché ogni spazio interagisce con gli elementi architettonici che lo definiscono.

Le murature rivestite in pietra si rapportano ai terrazzamenti a significare una matericità che si ripropone senza quasi soluzione di continuità, con l’intento di avvolgere l’interno residenziale  con un guscio tettonico che si propaga fin oltre i confini dell’abitato, differenziato  dal solo coronamento che caratterizza le terrazze e i porticati per  scandire con misuratezza  l’equilibrio tra i pieni e i vuoti.

Gli spazi porticati si articolano perpendicolarmente su due lati e, unitamente alla piscina, definiscono un ampio terrazzamento che assume le sembianze di un “patio” sul quale si affaccia la zona giorno.

La distribuzione degli spazi interni si rapporta alla manifesta linearità dell’impianto planimetrico. Sia al piano terra che al piano primo il corridoio che si sviluppa longitudinalmente  distribuisce, secondo una sequenza quasi seriale, la zona giorno posta al primo livello e la zona notte sovrastante.

I collegamenti verticali sono caratterizzati da un vano scala a doppia altezza, con il fronte sud rivolto verso il lago, dove si colloca l’ingresso,  totalmente vetrato, e da un impianto elevatore oleodinamico.

Entrambi collegano anche i piani fuori terra con i vani tecnici, gli accessori e le autorimesse ubicati nell’ interrato.

 

 

 



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